Chi l’ha detto che con la matematica non si possa giocare?
La matematica non è una disciplina rigida e astratta, fatta solo di formule e teoremi, ma può diventare anche un vero e proprio gioco, un’occasione di scoperta e divertimento.
Pensate ai giochi matematici, ai rompicapi, ai puzzle logici: sono tutti modi per avvicinarsi alla matematica in modo creativo e stimolante. Attraverso questi giochi, possiamo allenare la nostra mente, sviluppare il pensiero critico e la capacità di risolvere problemi, senza mai annoiarci.
Scopo principale del percorso di orientamento e formazione per il potenziamento delle competenze STEM, digitali e di innovazione “Matematica applicata: dalla Teoria al Gioco” (nell’ambito del Progetto “AMAZING STEM” PNRR 65/2023) è stato proprio quello di usare il gioco come “passepartout” per consolidare le conoscenze di base in matematica, favorendo la costruzione del pensiero matematico attraverso un apprendimento laboratoriale: gare a squadre e individuali su quiz matematici, gare di logica, role playing, laboratorio matematico, partite e torneo di “Geometriko”.
La prima parte del percorso è stata dedicata al consolidamento delle conoscenze e delle competenze in aritmetica, lavorando anche sulle capacità di problem solving: operazioni con numeri interi e decimali; formule; strumenti e tecniche di calcolo; interpretazione dei dati.
Nella seconda parte del percorso si è affrontato lo studio della logica matematica. Alla presentazione dei contenuti teorici, è seguita l’applicazione pratica degli stessi, attraverso problemi di logica matematica da risolvere mediante tavole di verità.
La terza ed ultima parte del percorso è stata dedicata alla geometria, in particolare alla “Teoria dei Quadrilateri” sulla quale si basa il metodo ludo-didattico “Geometriko”.
Le attività didattiche sono state condotte dal docente Esperto Francesco Pascali, coadiuvato dalla docente Tutor Patrizia Rosaria Sorrento, e sono state rivolte a studentesse e studenti frequentanti le classi seconde della nostra scuola secondaria di primo grado. Per l’intera durata delle attività del percorso si è rilevata una presenza costante, interessata e “frizzante” da parte degli alunni corsisti.
Ci siamo divertiti? Ovvio, anzi… matematico!
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